1 agosto 2011

Weekend di Jean Luc Godard: giri surreali per la francia fine '60



Weekend è un film del 1967, scritto e diretto da Jean Luc Godard. L'ho visto qualche anno fa, i ricordi sono quindi confusi e sparsi, ma è esattamente il modo migliore per descrivere un film del tutto confuso e sparso. Quello che rimane nella memoria, è l'essenziale del nonsense, del cinema apprezzato per la sua capacità di sorprendere, del regalare situazioni, dialoghi, immagini che non ti aspetti.



Una coppia, la loro vita agiata, la loro noia, la loro problematica indisponibilità, un viaggio dove incontrare personaggi poco normali. La lotta di classe, il traffico automobilistico, la borghesia in autodistruzione, l'incapacità dei rapporti umani, la ribellione, i prodotti e le immagini del benessere capitalista, la distruzione del moderno, la distruzione dei canoni cinematografici, i giovani che si cannibalizzano, musica e canzoni, tanti rumori di città che coprono i dialoghi, l'assurdo della rivoluzione francese sintetizzata in un sogno di 2 giorni, il nichilismo, l'immaginario della francia fine anni '60 su pellicola.



Jean Luc Godard è sempre stato commerciale, ma anche per questo ha potuto fare Weekend. E poi se l'anno dopo gli studenti si sono rivoltati, è perchè non avevano capito questo film, ovvero pensavano di avere capito. Ma non c'è niente da capire, è questo il segreto.



3 commenti:

  1. incubi per una settimana... yep!

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  2. Chissà come mai, se vediamo un film da me proposto, o ti addormenti o hai gli incubi

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