6 dicembre 2011

Life During Wartime: la sincerità dei ruoli nei sogni che ingannano


Life During Wartime è un film del 2010 scritto e diretto da Todd Solondz, che può essere descritto alla perfezione come l'immaginazione dei personaggi di Happiness che sognano la loro vita dopo Happiness. I ruoli interpretati sono infatti quelli che abbiamo conosciuto nel precedente film di Solondz, ma le loro apparenze (ovvero gli attori che li interpretano), sono totalmente differenti.

Se ad esempio in Happiness un certo personaggio era un uomo bianco e sovrappeso, in Life During Wartime lo stesso personaggio viene rappresentato da un uomo di colore di sottile corporatura. Naturalmente il cambio degli attori non è stata una costrizione dettata dalla mancanza di quelli originari, ma una scelta narrativa ben precisa. Chi conosce la carriera del regista, sa bene della sua passione per le diverse apparenze utilizzate per mostrare diversi lati, sfumature o momenti di una stessa personalità (concetto che ha esaltato nel 2004 con Palindromes).


Pur potendo essere goduto come storia a sè stante, Life During Wartime non può essere totalmente apprezzato senza aver prima visto Happiness. Il tema centrale del film, il "perdono", si comprende meglio conoscendo le "colpe" accadute nel prequel, ma è sopratutto la bellezza del gioco dei ruoli a dare il suo meglio solamente conoscendo entrambe le opere. Una danza dei sentimenti complessi esasperati da volti che nulla centrano con quelli che li hanno invitati al ballo.

Solondz si diverte con le auto-citazioni, i rimandi a situazioni e significati che vengono ribaltati e sottolineati da personaggi che sognano sè stessi, ma in modo diverso. Come nei viaggi onirici in cui interagiamo con qualcuno che conosciamo, ma che ha un aspetto non suo, in Life During Wartime riconosciamo i simboli di quei ruoli non dal loro aspetto, ma da quello che trasmettono, dai loro ricordi e insicurezze.


Un sogno ambientato alcuni anni dopo le vicende di Happiness, in cui l'ipocrisia del mondo ha lasciato il posto a una dispiaciuta rassegnazione, che porta a riconcilazioni e scontri con i fantasmi del passato. La scena iniziale del "sogno" è un perfetto remake di quella "reale", con le stesse lacrime e lo stesso ristorante, mentre in alcuni casi i "morti" ritornano davvero come fantasmi, mentre il "sogno nel sogno" indica una salvezza.

Life During Wartime è: separazioni, incomprensioni, repressioni, solitudini, incontri, pranzi, figli, genitori, evoluzioni personali, antichi rancori, chiarimenti, discorsi che arrivano al sodo, non avere più niente da perdere, avere tutto da perdere, non avere più niente, una scelta di colori e fotografia fantastica.


Si potrebbe anche analizzare come Happiness fosse una esaltazione della finzione nascosta nella realtà quoditiana, mentre in Life During Wartime la verità è esposta nell'immaginazione onirica. In ogni caso, una splendida pellicola che dimostra per l'ennesima volta la capacità di Todd Solondz di descrivere i rapporti interpersonali in tutta la loro forma molteplice, esplicita e implicita.

Potete comprare Life During Wartime in inglese su Play.com a circa 7 euro, oppure in versione italiana (Perdona e Dimentica) su Amazon IT a circa 9 euro. Prima però ricordatevi di guardare Happiness.

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