13 maggio 2011

Espropriazione dei testi degli Uochi Toki per sostegno comunicativo

Visto che è venerdì sera, sono stanco dopo una settimana di lavoro, devo ancora mangiare e in questi giorni Blogger è buggato e cancella a random i post che avevo già scritto (e solo per fortuna casuale sono riuscito a recuperare il post di ieri grazie alla persona densa che lo stava leggendo prima che scomparisse), oggi invece di scrivere quello che mi passa per la testa, copio e incollo parti mischiate dei testi degli Uochi Toki / Laze Biose che combaciano in qualche modo con quello che potrei dire al punto attuale dell'avventura vitale. Così poi Napo si arrabbia perchè sono solo un poser e non ha senso estrapolare dal loro contesto dei concetti cantati per altri motivi.



In ciò che cito incito rivoluzione rivolta in modo sistematico, ma comunque non esplicito: dadaismo random autoanalitico. Alcuni mi accolgono, in grande parte non mi capiscono: è giusto, è scomodo. Dovreste fare uno sforzo, prendere il dizionario e documentarvi ma so che preferite ballare e dire “ci penserò”, e so anche che se apprezzaste e ricercaste mi opporei decisamente. Quindi fate quel cazzo che volete e lasciatevi offendere. Siete quasi magici perché inspiegabili eventi cosmici sostengono i vostri corpi su sentieri per me troppo fragili, troppo facili.

Gente che si defisce artista, gente che si decreta diversa contrapposta chi è stato escluso già dal tempo della fanciulezza. L’underground è troppo in alto, vediamo cosa c’è più in fondo! E se non c’è niente lo inventiamo, corpo di mille balene!

Il mondo è inutile, io sono inutile. Sono in sintonia con il mondo. E' assurdo? Eppure ho usato lo schema logico chiamato sillogismo.

Ho 7/8 anni, sono un bambino ma già il mio carattere comincia a formarsi forse qualche elemento casuale ha fatto sì che la mia indole e il confronto coi miei coetanei sia la prospettiva della non furbizia, della ingenuità. Di fatto, rispetto alla media di bambini non mi discosto tanto: disegno, leggo libri sui dinosauri, ho una fervida immaginazione .. quando non so cosa fare, immagino cosa potrei fare.

Avrò di nuovo la conferma di essere stato creato per apprezzare quello che a nessuno piace: “ma dai, non sarà mica vero, non ci credo che la pensi davvero così, puoi avere un’opinione diversa ma fino a un certo punto, sei fatto di carne anche tu”. Anche tu, anche tu, anche tu: vi prego, non pronunciate quelle due parole riferendovi a me!

Ormai sazio dei vostri respiri, sogno città con pochi incontri e individui. Nei luoghi d’incontro la gente socializza, un trionfo di risate e musica alta, “ti offro una birra”, “hai visto quella? La notte mi accarezza”, “ci vediamo da Mario alla festa sulla spiaggia”, sì, tu aspettami! Io certe notti dormo, cerco di tornare a casa il più presto che posso perché ho sonno, cazzo!

Esseri produttivi, adulti inattaccabili si svegliano al mattino, lavorano tutto il giorno, si svegliano al mattino, lavorano tutto il giorno, si svegliano al mattino, lavorano tutto il giorno, portano a casa il nutrimento, decidono le sorti di giovani e vecchi, si svegliano al mattino, lavorano tutto il giorno impegnati all’estremo, troppo impegnati per capire il perché di quello che stanno facendo.

Il rumore et il gioco mi attraggono ancora come se fossi un bambino. Quando vedo i morti non provo niente. Quando qualcuno trova giusta e intelligente una cosa io desidero non farla. Mi permetto di cambiare idea a metà di una discussione. Penso che ci sia una distinzione fra due parole uguali. Concetti è una parola. Posso dire quello che voglio perché per me non significa niente e non mi importa dei significati troppo generici e immediati.

Quelli che disprezzano quando non capiscono! Quelli che apprezzano quando non capiscono!

Allora affermo di essere solito allontanarmi dal pensiero pubblico, di ricercare autonomia come individuo. La compagnia non è il mio massimo, per questo nel confronto con gli altri antepongo le forme ai concetti, risultando pessimo a breve termine.

Certi modelli comportamentali a me non vanno proprio bene: la gente li usa solo per comodità e perché non possiede una vasta immaginazione. Alla fine cosa vuoi che ti dica? Che uso paroloni per incantarti e dirti che non capisci niente? Ti svelo un segreto: poi muori!

Il drago mi sfugge, entra ed esce come vuole dalla mia terra-testa. Smettila di giocare al piccolo ermetico: approfondisciti e spiegalo, questo imprendibile! Ma cosa vuoi spiegare, il mondo onirico a parole in modo univocamente comprensibile?

Il motivo ed il momento per cui saprei dirti se e quando mi piace una ragazza non lo trovo scoperchiando ma frantumando quella tazza. Sconveniente e faticoso, come alzarmi dal mio letto ed appuntare un incubo importante. Non c’è niente che me lo impone, non c’è nemmeno amore, od amore per le persone. Solo solo io in frammenti, senza frattale, senza illusione. E quindi?

L’essenziale è invisibile e basta! Anzi, non esiste! Opposto? Questo è l’opposto. Se non hai capito un cazzo di quello che ho detto sei perfetto, tanto non capiresti lo stesso.

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