1 maggio 2011
Storytelling: l'eterna lotta fra realtà e finzione
Storytelling è un film del 2001, scritto e diretto da Todd Solondz. La pellicola si divide in 2 capitoli, uniti dal concetto di racconto, realtà e finzione:
Fiction: rapporti fra invalidi fisici e insoddisfatti mentali, corsi di scrittura creativa per ipocriti depressi, docenti seriamente onesti nel loro nichilismo, rotture che portano a fughe verso esecutori di una volontà masochista dei loro oppressi, sottomissioni per trovare affermazione, violenze meccaniche, la fredda realtà che distrugge la finzione del racconto esaltandolo, la devastazione della dignità, la capacità di analizzare i personaggi nei loro complessi, lo spreco di critica letteraria per qualcosa che è davvero successo. Perchè quando si inizia a scrivere, tutto diventa finzione.
Non-fiction: falliti in cerca di speranze nel passato, rifiuto della comunicazione, dialoghi superficiali per mancanza di conoscenza reciproca, bisogno di esternare i propri problemi, risposte essenziali seccate, adolescenti tossici che odiano la lettura ma amano i funghi, la perfetta famiglia americana nella sua psicosi, le angosce irrazionali di chi non capisce, l'ingenua osservazione creata su stereotipi adulti, l'anormalità nella conformità, l'infallibile teoria dell'effetto farfalla che si riversa su Hitler, documentari sulle anomalie sociali, l'assurdità della registrazione del reale, trip fantatelevisivi, ipnotizzatori in cerca di affetto paterno, l'uscita di scena di chi non era mai stato preso in considerazione, la consapevolezza del ridicolo perbenismo solo quando viene proiettato in una sala, la vittoria dei trascurati, l'importanza dello scenico che sovrasta la tragedia pratica.
Pochi come Todd Solondz sono in grado di mostrare così splendidamente la terribile falsità / realtà umana.
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