Deus Ex: rubare piante, mangiare merendine e spostare le sedie.

 

L'originale Deus Ex è un RPG occidentale in prima persona, sviluppato da Ion Storm e pubblicato nel 2000 per PC. Ha un'atmosfera cyber-punk-distopica e un gameplay da manipolare, a cui il mè stesso del passato non poteva certo resistere.

Se non ricordo male, l'ho comprato nel 2001 / 2002, quando ormai costava poco e avevo un PC abbastanza decente per farlo girare senza problemi. Quello che più mi esaltava era la promessa "libertà" d'azione di Deus Ex. Una finta libertà dopotutto, limitata da alcune scelte più o meno lineari su come svolgere la missione. L'impressione superficiale, era tuttavia affascinante.

In Deus Ex puoi scegliere se sviluppare il tuo personaggio nelle sue capacità di lotta con le armi da fuoco e resistenza ai colpi, oppure se migliorare la furtività e la conoscenza dei sistemi digitali, per hackare porte e girare inosservato. Esempio pratico: puoi risolvere una missione con armi pesanti, uccidendo direttamente tutti i nemici, oppure nasconderti nell'ombra, hackare i sistemi per spegnere i robot nemici, le videocamere di sorveglianza e così via. Puoi spostare o interagire con la maggior parte degli oggetti nelle aree di gioco. Oggi è scontato, 11 anni fa, non molto. Preferisci un gioco d'azione o di "strategia stealth"? Deus Ex, li comprende entrambi.

La trama del gioco è ambientata in un futuro in cui l'uomo si fonde sempre più con le macchine, per superare i propri limiti fisici. A seconda delle tue scelte, puoi seguire diverse sottotrame e vedere finali multipli.

Fra i ricordi più epici di Deus Ex non posso che citare: il girovagare per la sede della UNATCO (associazione anti-terrorismo) per rubare TUTTE le piante e le sedie degli altri uffici e farci la collezione nel mio, recuperare gatti morti da mettere nei bagni delle signore, un bug random in cui mentre scassinavo una porta l'esperienza da "ladro" ha cominciato a salire all'infinito (purtroppo poi si è bloccato), perdermi nei condotti dell'aria per ore, entrare in appartamenti random per mangiarmi le merendine.

Insomma, da piccolo ho amato Deus Ex. Forse mi piaceva questa sua possibilità di fare cose random che a volte non centravano molto con il gioco principale, l'interazione attiva con un mondo digitale, la capacità di giocare un po' come preferivo a seconda dell'umore.

Nel 2003 è poi uscito Deus Ex 2: Invisible War. Che gioco brutto. Eppure... aveva esattamente le stesse caratteristiche dell'originale? Potevo spostare le piante? Si. Potevo decidere se sparare o se hackare? si. Potevo fare delle scelte più o meno lineari? Si. Ok, forse Deus Ex 2 non era brutto di per se, semplicemente quella "finta libertà" ormai mostrava tutte le sue lacune. Avevo già assorbito tutto il divertimento che un gameplay del genere poteva offrirmi.

Qualche settimana fa è uscito Deus Ex: Human Revolution, il terzo capitolo della serie, di cui possiamo leggere i commenti dei ragazzi di Ignoranti e Videogames (a cui è dedicato questo cross-post). Lo giocherò? Forse si, forse no. Stesso problema del secondo capitolo: Deus Ex, è rimasto Deus Ex. I soliti dilemmi su umanizzazione delle macchine e disumanizzazione dell'uomo, moralità della scienza, super-corporations malvage, hacking e armi.Come farmi apprezzare qualcosa di già visto? Mettendoci una modalità cooperativa, che manca a Human Revolution.

Oggi, il divertimento assoluto di Deus Ex, lo possiamo provare guardando quei terribili modelli poligonali del gioco originale, che parlano in modo abiguo, hanno delle facce tremende e si muovono in maniera demenziale. Un capolavoro della commedia digitale involontaria. Have fun <3