Ormai sono 2 anni e mezzo che lavoro, per fortuna o purtroppo. Già con l'università ho dovuto tagliare la mia lista di interessi per il diminuire dell'infinito tempo libero che un liceo artistico sapeva dare, con il lavoro le cose sono di molto peggiorate. Se da una parte finalmente non devo più costringermi a studiare quando voglio fare altro e appena uscito dall'ufficio già non ricordo più cosa ho fatto durante la giornata perchè ho la testa immersa nelle mie cose personali, il fatto di dover alzarmi ogni giorno alle 6 del mattino e tornare a casa solo dopo le 8 di sera, rende la vita alquanto problematica. Diciamo pure una merda.
Non che sia colpa del lavoro in sè, più della lontananza dalla casa al posto di lavoro. Ma come dice Napo "Per il resto rimaniamo ad abitare in collina dove stiamo. Non ci trasferiamo a Milano. Siamo fanatici dell’oikos, ci divertiamo ad abitare. Stare in casa è qualcosa di spettacolare.".
In qualche modo grazie al mio contratto a progetto, ero comunque riuscito ad avere una migliore flessibilità degli orari, potendo uscire prima quando ne ho bisogno e lavorando da casa il venerdì. Da gennaio però mi offrono un contratto a tempo indeterminato, con aumento e tutto il resto. Una fortuna? Forse, perchè se accetto, mi perdo i "privilegi" del contratto a progetto e quindi niente più uscite anticipate o lavoro da casa. Fuck.
Da quando ero riuscito a lavorar da casa il venerdì, la qualità della mia vita era aumentata esponenzialmente, il giovedì sera ero più libero di attardarmi nei miei interessi ed il venerdì alle 18 ero già a casa (!!) potendomi gustare ed organizzare tutto il resto della serata nel migliore dei modi. Il sabato di riposo era ancora più riposante. Se invece mi tocca alzarmi alle 6 anche il venerdì, il risultato sarà quello dell'anno scorso, ovvero arrivo a casa alle 20, stanco morto e senza la forza neanche di uscire. Fuck this shit!
Perchè bisogna per forza scegliere fra l'avere un lavoro ma non avere più il tempo di vivere, oppure essere disoccupati, con il tempo di vivere la propria vita ma senza i soldi per sopravvivere? Si ovvio, esistono le vie di mezzo, ma al giorno d'oggi la vedo dura trovarle. Rosa, sbrigati a trovare un cheat per la vita.
La società è ancora sempre organizzata in modo tale che procurare e necessità della vita costituisce l'occupazione a tempo pieno, per tutta la vita, di classi sociali specifiche, a cui non è per tal motivo concesso di essere libere e di condurre un'esistenza umana. [...]
- Herbert Marcuse
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