6 maggio 2012

Dove sei? Si sente un forte rumore di sottofondo. Ah ecco.

Ok, allora raggiungiamo il luogo vicino ma lontano, anche se avevamo programmato altro per. Ci fa comunque piacere, poi adesso che il respiro è costante e regolare, si apprezzano di più anche gli assaggi di torte gelato, ma con la forchetta non mi sembra il modo giusto per mangiarle. Certo che la voce è importante. Dopotutto, si è della stessa specie. In un altra dimensione siamo. Le incertezze degli altri, ci fanno sorridere. Perchè noi capiamo sopra tutto, c'è poco da fare. Le persone con cui ci sentiamo di raccontare quello che ci passa per la testa. L'acqua che cade sul pavimento. Le simpatie meritate indirettamente o per sensazione. Piove, ma non apriamo l'ombrello, mica si muore per un po' d'acqua. L'idea, il confronto, l'accordo, la fuga dal luogo lontano, rimanendo vicino. Come si fa a non apprezzare la sfida con fiori, orecchie da coniglio e mazze da baseball? Salta, cadi, ritorna. E' la casa. E' il vedere un film con metà degli spettatori che si stanno per addormentare, quindi spegnere e rimandare. Ma non prima di perdersi in altro, anche se è tardissimo. E cosa centra tutto questo con i rapporti metadimensionali? Mmmh, è il richiamo, i pensieri del momento e dopotutto il motivo per cui. Respiriamo bene e si sente l'odore di forno che cuoce quello che adesso ci mangiamo.

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