A volte non ce la facciamo proprio a resistere, a non mostrare la nostra indisponenza verso le circostanze comuni, verso cui dopotutto non abbiamo rancori precostituiti, ma il solo pensare di rispondere positivamente a qualcosa che non condividiamo ci rende acidi, supponenti fuori ogni senso, altezzosi e scontrosi. Non è colpa tua, il tuo tentativo di comunicazione può anche essere apprezzato, dopotutto non sei una persona cattiva o fastidiosa, anzi. Ma a volte siamo troppo stanchi o troppo persi nei nostri pensieri astratti e non ce la facciamo proprio a non rispondere in maniera poco consona, noiosa, disapprovante, supponente. Sentiamo il bisogno inutile di dimostrare la nostra contestazione sociale e personale, anche in queste comunicazioni il cui scopo originario non era altro che una gentilezza, un augurio senza peso.
Complichiamo le risposte, con citazioni e paradigmi, sillogismi e aforismi, metafore e riflessioni, insulti e critiche, polemiche non richieste. Ci rendiamo conto che questo nostro modo di fare può essere da te frainteso, raccolto come una buona motivazione per evitare un altro contatto in futuro. Dopotutto non ci conosci ancora. Dopotutto forse è il nostro inconscio che si comporta in questo modo proprio per evitare i contatti con chi facciamo fatica a capire e a farci capire.
Dopotutto quando ci comportiamo così con quelle 3 o 4 persone che meglio ci conoscono, loro sorridono, comprendono la nostra non violenza, la nostra non volontà di supponenza, il nostro modo di comunicare un po' rozzo e scontroso, perchè sanno che per noi è difficile conformarci alle buone maniere, perchè condividono le nostre idee, anche se loro le esprimono in maniera meno polemica.
Dopotutto forse dovremmo mostrare la nostra personalità in maniera meno opprimente, poco alla volta. Perchè se anche tu non resisti a classificarci, allora siamo noi che tagliamo i rapporti per la troppa abitudine a rinnegarli. Ma chi può dire se abbiamo davvero comunicato o se ci stiamo inventando tutto per il solo pretesto di sfogare qualcosa su cui stiamo riflettendo? Forse non abbiamo scritto o detto niente di polemico. Siamo forse riusciti a mascherare la nostra critica con un augurio sensato e quasi (gasp!) positivo? Stai resistendo ancora?
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1 gennaio 2011
Quanto resisti prima di classificarci come supponenti e scontrosi?
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